A cosa serve un bypass dns
Il Domain Name System (DNS) è un elemento cruciale dell’infrastruttura di Internet, svolgendo il compito fondamentale di tradurre i nomi di dominio leggibili dagli esseri umani in indirizzi IP comprensibili dalle macchine.
Pensa a google. Tutti ci ricordiamo facilmente google.it mentre sarebbe molto complesso ricordare 87.22.11.2, ad esempio.
Senza considerare che, dietro a realtà come Google o Facebook si nascondono centinaia di indirizzi ip differenti che tu raggiungi inconsapevolmente sulla base delle loro esigenze (manutenzione server, velocità, carico di lavoro…)
Ecco che l’infrastruttura DNS viene in soccorso dell’essere umano, “unendo i puntini” fra l’esigenza dell’uomo e quella della macchina.
Ma per quale ragioni dovrei impostare un bypass dns?
Vediamone alcune:
1. Censura e restrizioni geografiche
Alcuni governi o entità possono imporre restrizioni sull’accesso a determinati siti web o contenuti in base alla posizione geografica. Il bypass DNS può essere utilizzato per aggirare queste restrizioni e accedere a contenuti altrimenti non disponibili in una determinata regione. Si pensi ad esempio alla Cina, che blocca a livello nazionale l’accesso a molti contenuti occidentali. Attenzione, il lettore non percepisca che sia facile attuare questo bypass, questo nell’articolo è un mero esempio a scopo divulgativo.
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2. Privacy e restrizioni aziendali
navigazione di ogni utente. Se ci pensi infatti, i DNS contengono la “cronologia” di ogni richiesta che hai fatto. Alcuni utenti potrebbero quindi impostare un bypass DNS proprio al fine di tutelare la propria privacy, magari optando per servizi più sicuri. Questa è ad esempio la promessa di Cloudflare.
Sempre a questo scopo, un bypass DNS è utile per quell’utente che vuole aggirare le restrizioni della rete aziendale, ad esempio per consultare i propri social network. Ne abbiamo parlato qui (link al mio primo articolo…)
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3. Velocità e prestazioni
In alcune circostanze, il bypass DNS potrebbe essere utilizzato per migliorare la velocità di connessione accedendo direttamente agli indirizzi IP noti anziché attraverso il processo di risoluzione DNS. Tieni conto però che la sfida fra i principali DNS si gioca sui millisecondi, non aspettarti certo di raddoppiare la velocità della tua connessione. Ma quali sono le principali tecniche di Bypass DNS?
La principale (e più ovvia) consiste appunto nell’uso di DNS alternativi. Invece di utilizzare i DNS forniti dal proprio ISP, all’utente è sufficiente modificare le impostazioni della scheda di rete del proprio computer per utilizzare il servizio che preferisce. Questo è l’esempio più semplice e banale di Bypass DNS.
Per utenti con competenze informatiche appena più avanzate, l’uso di una VPN è un’ottima strategia di Bypass DNS. Le reti private virtuali consentono agli utenti di instradare il proprio traffico Internet attraverso server remoti, crittografando la connessione e nascondendo l’indirizzo IP effettivo. Questo metodo non solo consente il bypass DNS, ma aggiunge anche uno strato di sicurezza e privacy alla connessione (a patto di affidarsi a fornitori seri e non a VPN gratuite offerte da ignoti provider esteri).
Un’altra strategia di bypass DNS può essere l’utilizzo di un server proxy. I proxy agiscono come intermediari tra l’utente e i server di destinazione. Modificando le impostazioni del browser o del sistema, è possibile instradare il traffico attraverso un proxy, bypassando così il DNS fornito dall’ISP.
Infine, per gli autentici “smanettoni”, il bypass DNS si può impostare anche a livello di file hosts. Modificare il file hosts del sistema è un metodo locale per bypassare il DNS. Aggiungendo manualmente voci al file hosts, gli utenti possono associare direttamente un nome di dominio a un indirizzo IP specifico, ignorando la risoluzione DNS. Ora che sappiamo come realizzare un bypass DNS però bisogna anche capire che implicazioni ha questa “manovra”, nel bene e nel male.
Ci si soffermi soprattutto sulla sicurezza: l’uso di server DNS alternativi, VPN o proxy può comportare rischi per la sicurezza. Gli utenti devono fidarsi completamente del fornitore di questi servizi, poiché tutto il traffico viene instradato attraverso di essi.
Non è un caso che diversi attacchi informatici di tipo man-in-the-middle siano, in fin dei conti, dei bypass DNS fraudolenti.
A questo si aggiunge il problema etico, magari per alcuni meno importante ma non per questo da sottovalutare: se un’azienda ha vietato l’uso di determinati siti, il bypass DNS per violare queste regole costituisce un illecito. In questo caso però è l’amministratore di rete, con opportune configurazioni, a dover impedire che un semplice bypass DNS diventi un problema.
In conclusione Il bypass DNS è una pratica che può essere adottata per vari motivi, ma è fondamentale comprendere le tecniche coinvolte e i rischi associati. Gli utenti dovrebbero valutare attentamente se bypassare il DNS è la scelta giusta per le proprie esigenze e considerare alternative più sicure e legali, come l’uso di VPN affidabili. In un panorama digitale in continua evoluzione, la consapevolezza degli utenti è fondamentale per navigare in modo sicuro e responsabile su Internet.
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