Sicurezza Internet in Cloud

Sicurezza Internet in cloud veloce e sempre aggiornata

La rapida diffusione del cloud computing in aziende e organizzazioni interessa non solo gli aspetti lavorativi di chi decide di effettuare il passaggio alla nuvola ma anche la sicurezza Internet. In questo post descriviamo cosa si intende con sicurezza Internet in cloud e spieghiamo come FlashStart sia diventato uno dei più veloci e sicuri strumenti di sicurezza Internet in cloud.

1. Cloud computing: lo spostamento dell’ICT online

Il NIST, l’Istituto Nazionale Americano per gli Standard e la Tecnologia, definisce il Cloud Computing come un modello che permette l’accesso on-demand ad un insieme di servizi ICT – incluse reti, server, data warehouse, applicazioni e servizi – da ovunque tramite la rete web e in modo conveniente. Questi servizi vengono forniti rapidamente, con un minimo sforzo a livello gestionale e con un bisogno spesso nullo di interagire con i fornitori dei servizi stessi.

Date queste sue caratteristiche, il cloud computing si è diffuso molto rapidamente negli ultimi anni, e la situazione epidemiologica ha indubbiamente giocato un ruolo nel suo processo di diffusione. Il cloud computing ha infatti reso possibile il lavoro da remoto durante la pandemia. A seconda delle scelte aziendali, i dipendenti hanno potuto:

» Connettersi da remoto alla rete aziendale tramite l’utilizzo delle VPN, reti private virtuali che permettono l’accesso diretto alla rete aziendale da dovunque tramite un software installato sul dispositivo dell’utente. L’identità dell’utente è protetta grazie al fatto che i suoi dati vengono crittografati e l’indirizzo IP e la posizione geografica sono nascoste. In questo modo, le reti VPN proteggono gli utenti dagli attacchi informatici.

» Accedere a documenti e dati tramite il cloud che potremmo definire come un vero e proprio deposito di informazioni online a cui accedere dal proprio pc o altro dispositivo connesso alla rete tramite delle credenziali personali. Ne è un esempio Google Drive, che permette di creare file direttamente online, salvarli su Internet – appunto sul Drive – e condividerli con altri individui e organizzazioni per poterci anche lavorare in modo concertato.


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1.2 I vantaggi del cloud computing

Tra i principali vantaggi del cloud computing gli elementi che hanno particolarmente contribuito al suo successo sono:

» Prestazioni: i più conosciuti servizi di cloud computing funzionano in modalità self-service e su richiesta e permettono dunque grande flessibilità e una gestione elastica delle risorse. Questo vale non solo in termini della quantità di dati a cui gli utenti necessitano di accedere ma anche in termini di flessibilità geografica in quanto il servizio si basa su una rete mondiale di data center di ultima generazione costantemente aggiornati.

» Costi ridotti: il cloud computing permette di evitare l’acquisto di grandi quantità di hardware e licenze software che richiedono, oltre all’investimento iniziale, capacità di configurazione, aggiornamenti continui, manutenzione e l’acquisto e gestione di data centre a livello locale con tutte le precauzioni del caso.

» Affidabilità: il cloud computing permette alle aziende di abbassare drasticamente i costi di backup dei dati grazie al servizio di mirroring che consiste nel creare copie dei dati in vari siti ridondanti, direttamente nella rete del fornitore dei servizi, garantendo la continuità aziendale in modo semplice anche nel caso in cui un sito venga compromesso.

Ed è quest’ultimo punto che ci porta al prossimo argomento: lo sviluppo dei sistemi di sicurezza Internet in cloud.

2. Sicurezza Internet: precursore e nuova frontiera dei servizi basati sul cloud

2.1 Firewall: i muri contro le minacce online

Tradizionalmente, la sicurezza Internet è stata gestita tramite i firewall, dei veri e propri muri che bloccano l’accesso alla rete ai soggetti non autorizzati. I firewall possono avere la forma di un software, quindi un applicativo installabile sul pc, oppure richiedono l’acquisto di hardware, dando un’idea ancora più realistica del concetto di muro.

I firewall analizzano il traffico Internet e bloccano la navigazione verso i siti sospetti. Tradizionalmente, questi siti erano organizzati in liste acquistabili a pacchetto, quindi a seconda della qualità del firewall l’utente era protetto nei confronti di una lista più o meno lunga di minacce. Tra gli svantaggi di questi sistemi più tradizionali c’era la necessità di aggiornamenti continui, ove disponibili, per poter garantire la protezione dei dispositivi contro le nuove minacce.

La sicurezza della rete dipendeva quindi in buona parte dalla volontà dei possessori dei dispositivi di scaricare e integrare i nuovi aggiornamenti, acquistare i pacchetti aggiuntivi e procedere a lunghi riavvii del dispositivo per permettere l’installazione completa delle novità e di conseguenza avere la possibilità di lavorare su dispositivi sicuri.

2.2 Sicurezza Internet in cloud: la nuova frontiera

Mantenendo il concetto di firewall, la sicurezza Internet è migrata al cloud. Questa migrazione è in atto già da un paio di decenni ma lo shift è diventato più marcato nell’ultimo periodo per le necessità oggettive di poter contare su dispositivi sempre protetti e sicuri.

La sicurezza Internet in cloud sposta buona parte della responsabilità dall’utente o amministratore di rete al fornitore del servizio ed è questo uno dei suoi vantaggi principali. Essendo basata sul cloud, infatti, non necessita dell’approvazione da parte dell’utente per l’installazione di aggiornamenti, proprio perché non c’è alcun aggiornamento da installare o accettare ma è il cloud che recepisce gli aggiornamenti dal fornitore e quindi risulta sempre revisionato e integrato con le più recenti minacce.

L’altro grande vantaggio della sicurezza Internet in cloud è la flessibilità che permette in termini geografici, di ubicazione delle risorse. Dato che il cloud non è ubicato in un server locale all’interno dell’azienda ma si trova nell’etere, l’accesso al cloud non è condizionato da particolari necessità geografiche ma, se è disponibile una rete web, allora sarà disponibile anche il cloud.

In questo modo la sicurezza Internet in cloud rende possibile la massima flessibilità per le risorse, che possono lavorare in sicurezza ovunque esse si trovino, sia all’interno della rete aziendale che in un caffè, presso un cliente, o durante una trasferta all’estero. Ovviamente, non tutti i sistemi di sicurezza Internet in cloud sono uguali e, a seconda della scelta, l’utente finale sarà più o meno protetto durante i suoi spostamenti.


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3. FlashStart: lo strumento di filtraggio Internet totalmente basato sul cloud

FlashStart è lo strumento di sicurezza Internet in cloud costantemente aggiornato che protegge l’accesso alla rete ovunque si trovi l’utente. Funziona come un filtro di contenuti Internet che analizza tutto il traffico Internet e blocca l’accesso a siti e contenuti pericolosi che potrebbero compromettere il dispositivo o la sicurezza dei dati.

3.1 FlashStart: intelligenza artificiale per la tua protezione

Il filtro di contenuti Internet di FlashStart agisce come un punto di controllo per tutto il traffico Internet in transito sul dispositivo. In particolare, quando l’utente vuole accedere a un sito, il filtro controlla se questo sito è affidabile verificandone la presenza in una serie di blacklist, liste di siti considerati insicuri che, appunto, si trovano nel cloud.

FlashStart garantisce l’aggiornamento costante di queste liste tramite degli algoritmi di intelligenza artificiale che scannerizzano l’Internet in continuazione alla ricerca di nuove minacce. Inoltre, grazie a meccanismi di machine learning che imitano il funzionamento del cervello umano, i sistemi di FlashStart apprendono dall’esperienza pregressa e ne fanno tesoro per individuare pattern di comportamento simili, rendendo più facile e sicura l’identificazione dei contenuti pericolosi.

L’intelligenza artificiale di FlashStart analizza fino a 200mila siti al giorno e supporta 24 lingue diverse. Una volta analizzati, questi siti vengono divisi in liste raggruppate in oltre 90 categorie, che permettono di avere quello che potremmo definire come un atlante sempre più completo dei contenuti Internet.

3.2 FlashStart: la protezione disponibile ovunque

FlashStart garantisce la protezione dei dispositivi ovunque essi si trovino. Il filtro può infatti essere applicato a due livelli:

» A livello del router aziendale: applicare il filtro contenuti di FlashStart a questo livello significa garantire che tutti i dispositivi che si connettono alla rete generata da quel router sono in automatico protetti contro malware e minacce Internet. Questo vale anche per eventuali dispositivi di clienti esterni o terze parti che richiedono l’accesso alla rete.

» A livello di end-point: come detto sopra, la sicurezza Internet in cloud permette, a livello teorico, la protezione dei dispositivi ovunque essi si trovino. Non tutti i fornitori del servizio sono però in grado di garantire quest’ultimo punto. FlashStart lo fa: ha sviluppato l’applicazione ClientShield che rappresenta un vero e proprio scudo contro le minacce per i dispositivi su cui è installata, garantendo appunto la protezione degli utenti ovunque essi si trovino.

3.3 FlashStart: non solo protezione da malware

Infine, FlashStart garantisce una protezione completa in quanto non protegge la tua rete e i tuoi dispositivi contro malware e contenuti pericolosi ma l’amministratore di rete può decidere di regolare il sistema in modo da bloccare l’accesso anche a:

» Contenuti indesiderati: FlashStart protegge la tua rete, e quindi anche la tua azienda, dalla navigazione verso siti illeciti o eticamente inappropriati. Questi includono, ma non si limitano a, pornografia, vendita di armi o droghe, gioco d’azzardo online.


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» Contenuti che creano distrazione: data la pervasività dell’uso di Internet oggi in ogni cosa, dall’intrattenimento, alle compere, all’informazione, FlashStart ha pensato anche all’efficienza aziendale. Il suo filtro può infatti essere impostato in modo da diminuire o bloccare l’accesso a siti che creano distrazione e quindi impattano negativamente sull’efficienza dei lavoratori, come i social network, le piattaforme di streaming video e audio e i siti per lo shopping online.

Le modalità possono essere scelte direttamente dall’amministratore di rete in quanto il sistema garantisce massima flessibilità in termini di siti bloccabili, orari in cui attivare i blocchi e profili sui quali attivarli.


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