La tecnica di geoblocking di FlashStart consente di bloccare l’accesso ai siti web che sono fisicamente ospitati su server situati in Paesi ad alto rischio di malware e compromissioni.
Nella vita di tutti i giorni siamo abituati alle funzioni di geoblocking offerte dai servizi di streaming che impediscono il download ai clienti al di fuori di determinate aree; in questo caso il concetto è esattamente speculare: il cliente è protetto ovunque mentre la discriminazione geografica riguarda il Paese che ospita il sito web richiesto.
Nel pannello di gestione del modulo, è possibile selezionare paesi o continenti e personalizzare una lista bianca che consente l’accesso a siti web sicuri, anche se si trovano in aree riservate.
Ci sono aree geografiche, come la Russia, i Paesi ex sovietici, la Cina, la Corea del Nord, ecc. che, pur essendo tecnologicamente avanzate, non hanno sviluppato organizzazioni e agenzie per la salvaguardia e la tutela legale del traffico internet (come la polizia postale) per combattere adeguatamente i crimini informatici.
Tali carenze legali hanno incoraggiato, nel tempo, un numero sempre maggiore di hacker e pirati del web che rimangono impuniti.
In effetti, nei Paesi ad alto rischio, i criminali informatici possono clonare impunemente i siti web o creare siti falsi i cui contenuti possono sembrare puliti ma che in realtà sono finalizzati al phishing, allo smishing o al download di malware.
Un problema simile deriva dall’invio di e-mail con contenuti pericolosi, che estendono la portata dei criminali informatici oltre la navigazione spontanea.
Le moderne piattaforme di filtraggio DNS, basate su liste nere, rappresentano un importante strumento di protezione, ma presentano una limitazione intrinseca.
Ecco perché FlashStart, oltre alla protezione basata sulle blacklist, ha un’ulteriore arma da utilizzare, unica nel suo genere: il geoblocking.
Tecnicamente, la protezione geografica impedisce le risoluzioni DNS dei siti web quando l’indirizzo IP corrispondente si trova fisicamente in uno dei Paesi bloccati dall’amministratore di rete.
Il modulo di geoblocking, quindi, torna al server originale, sia per la navigazione che nel caso di sollecitazione via e-mail. Dato che proviene da un’area geografica limitata, impedisce qualsiasi accesso, evitando così qualsiasi rischio in anticipo.
Regioni geografiche a rischio di malware
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Indagine sull’attività di Internet utilizzando l’apprendimento automatico al fine di prevenire la risoluzione DNS di siti pericolosi o inappropriati.
Scansione continua dei contenuti web da parte dell’intelligenza artificiale, con prestazioni predittive estremamente elevate di categorizzazione dei domini in duecento categorie che possono essere utilizzate come liste nere.
Protezione preventiva da malware, ransomware, botnet, phishing e attacchi hacker in generale, bloccando la navigazione nei domini pericolosi.
Monitoraggio della navigazione in Internet in aziende, scuole, PA, famiglie, ecc. con filtraggio di contenuti espliciti, illeciti e indesiderati in orari a scelta.
Protezione del cloud basata sull’intelligenza artificiale, con blocco della risoluzione DNS per i domini che rientrano nelle categorie indesiderate.