Come rilevare un attacco Man-in-the-Browser

Tecniche e soluzioni per proteggersi dall’attacco Man-in-the-Browser.

1. Introduzione al Man-in-the-Browser (MitB)

La minaccia informatica si è evoluta e continua ad evolversi in modo costante, e e tra le tattiche sofisticate che gli autori dei reati impiegano c’è l’attacco Man-in-the-Browser (MitB). Questo tipo di minaccia si distingue per la sua capacità di operare in modo furtivo e di eludere le difese convenzionali, compromettendo l’integrità delle transazioni online e compromettendo la sicurezza degli utenti.

L’attacco Man-in-the-Browser prevede l’infiltrazione di un componente dannoso nel browser web di un utente, consentendo all’aggressore di intercettare, modificare e manipolare le informazioni che scorrono tra l’utente e le applicazioni online. A differenza di altre forme di attacco, il Man-in-the-Browser si concentra sullo sfruttamento diretto dell’interfaccia utente, rendendolo una sfida particolarmente difficile da affrontare.

L’importanza di comprendere il Man-in-the-Browser risiede nella sua capacità di aggirare le misure di sicurezza tradizionali sfruttando sottili vulnerabilità nei sistemi operativi e nei browser. Questo tipo di attacco non solo compromette la riservatezza delle informazioni sensibili, come password e dati finanziari, ma può anche manipolare le transazioni in tempo reale, generando perdite economiche ed erodendo la fiducia negli ambienti digitali.

In questo contesto, è indispensabile che sia i singoli utenti che le aziende siano pienamente consapevoli delle caratteristiche distintive del Man-in-the-Browser.


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2. Comportamenti indicativi

Gli attacchi Man-in-the-Browser sono caratterizzati da una serie di comportamenti indicativi che, se identificati tempestivamente, possono aiutare a prevenire gravi conseguenze. Uno dei segnali più evidenti è la modifica non autorizzata delle transazioni online. Gli aggressori possono alterare i dati in tempo reale, dall’importo di una transazione ai destinatari, compromettendo l’integrità delle transazioni finanziarie e generando perdite significative.

La cattura di dati sensibili è un altro comportamento distintivo degli attacchi Man-in-the-Browser. I criminali informatici possono intercettare e registrare informazioni sensibili, come password, numeri di carte di credito e dati personali. Questa raccolta clandestina di dati consente agli aggressori di perpetrare frodi più elaborate, compromettendo la privacy e la sicurezza finanziaria degli utenti coinvolti.

La manipolazione dell’interfaccia utente è una tattica comune negli attacchi Man-in-the-Browser. Gli aggressori possono modificare l’aspetto delle pagine Web legittime, inducendo gli utenti a inserire informazioni sensibili in moduli falsi. Questa forma di social engineering è particolarmente pericolosa, in quanto può portare gli utenti a rivelare inavvertitamente dati sensibili.

Anche la presenza di transazioni non autorizzate o l’esecuzione di operazioni non richieste sono chiari segnali di un possibile attacco Man-in-the-Browser. Gli utenti possono notare attività insolite sui loro conti, come trasferimenti di fondi non autorizzati o modifiche alle impostazioni di sicurezza. Questi eventi inattesi devono essere trattati con la massima serietà, in quanto potrebbero essere indicativi della presenza di un aggressore nel browser.

La persistenza nel tempo è un’altra caratteristica degli attacchi Man-in-the-Browser. Poiché questo tipo di minaccia può operare continuamente e per un periodo di tempo prolungato senza essere rilevata, è fondamentale che gli utenti siano consapevoli di eventuali irregolarità persistenti nella loro esperienza online. Il rilevamento precoce di questi comportamenti indicativi è fondamentale per cercare di mitigarne l’impatto.


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3. Dispositivi e piattaforme vulnerabili

L’ampia varietà di sistemi operativi e browser ha reso possibili gli attacchi Man-in-the-Browser (MitB). I browser web, essendo la principale porta di accesso alla sfera digitale, sono bersagli frequenti. Le vulnerabilità dei browser più diffusi, come Chrome, Firefox o Edge, possono essere sfruttate per introdurre componenti dannosi, integrati in modo sottile nelle sessioni di navigazione dell’utente.

Anche le applicazioni mobili sono tra i bersagli preferiti. I dispositivi mobili, con il loro crescente utilizzo per le attività bancarie e finanziarie, rappresentano una superficie di attacco significativa. Le vulnerabilità nelle applicazioni mobili, sia su piattaforme iOS che Android, possono essere sfruttate dagli aggressori per compromettere la sicurezza degli utenti e accedere a informazioni sensibili.

Allo stesso modo, le piattaforme di e-commerce sono obiettivi interessanti per gli attacchi MitB.

Anche i dispositivi IoT (Internet of Things) stanno emergendo come potenziali obiettivi. Poiché i dispositivi connessi sono sempre più integrati nella nostra vita quotidiana, la loro sicurezza diventa una priorità fondamentale. Gli attacchi Man-in-the-Browser potrebbero colpire i dispositivi IoT per accedere ai dati personali o addirittura influenzare la domotica, creando rischi significativi per la privacy e la sicurezza.

La diversificazione del mondo digitale offre agli aggressori una varietà di vettori di attacco in cui impiegare strategie Man-in-the-Browser. È indispensabile che gli utenti e le aziende adottino misure proattive per proteggere i browser, le applicazioni e le piattaforme digitali da questi attacchi, riducendo così il rischio di compromettere la sicurezza e l’integrità delle informazioni in un mondo sempre più interconnesso.

4. Come funziona Flashstart contro gli attaccanti MitB?

» Filtro dei contenuti e degli URL:
Flashstart protegge attivamente gli utenti filtrando l’accesso a siti web noti per essere dannosi o compromessi. Impedendo agli utenti di accedere a queste pagine, si riduce significativamente la probabilità che il malware si installi nel browser.

» Analisi costante delle minacce:
La piattaforma esegue un’analisi costante utilizzando l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per identificare nuove minacce in tempo reale. Ciò significa che anche le ultime varianti di malware Man-in-the-Browser possono essere rilevate e bloccate prima che causino danni.

» Protezione multilivello:
Flashstart non solo protegge a livello di browser, ma offre anche una protezione stratificata che include la posta elettronica e la rete in generale. Questo garantisce che se un attacco man-in-the-browser proviene da altri mezzi, come un link dannoso in un’e-mail, sarà bloccato.

» Aggiornamenti automatici:
Gli attacchi informatici si evolvono rapidamente e gli strumenti di sicurezza devono essere sempre aggiornati. Flashstart si aggiorna automaticamente per garantire che il suo database delle minacce e le sue capacità di protezione siano sempre all’avanguardia nella lotta contro i criminali informatici.

» Facile integrazione e gestione:
Flashstart si integra perfettamente con l’infrastruttura esistente, il che significa che non è necessario essere un esperto di IT per configurarlo e mantenerlo. Inoltre, il suo cruscotto intuitivo rende facile la gestione della sicurezza online e il monitoraggio delle minacce bloccate. Potete vedere tutte le opzioni di Flashstart qui.

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» Esempio pratico: una barriera contro il malware
Immaginate di cliccare su un link apparentemente innocuo mentre navigate in Internet. A vostra insaputa, questo link vi porta a un sito web compromesso che tenta di installare un malware Man-in-the-Browser nel vostro browser. Con Flashstart attivo, il sito verrebbe immediatamente bloccato e l’utente riceverebbe un avviso del potenziale pericolo.

5. Sintesi

Gli attacchi Man-in-the-Browser sono una minaccia seria e crescente sia per i singoli utenti che per le aziende. La chiave per proteggersi da questi attacchi è una soluzione di protezione proattiva e avanzata basata sul DNS come Flashstart, che non solo blocca attivamente le minacce conosciute, ma impara ed evolve per essere sempre un passo avanti ai criminali informatici.

Adottando Flashstart, potrete navigare in Internet con la certezza di avere uno strumento potente che lavora instancabilmente per proteggere le vostre informazioni personali e professionali dagli occhi indiscreti del mondo cibernetico: non lasciate che gli attacchi Man-in-the-Browser mettano a rischio la vostra sicurezza digitale!

Speriamo che questo articolo vi abbia fornito informazioni preziose su come migliorare la vostra sicurezza online con Flashstart.

 Ci vediamo nel prossimo post! 


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Tempo di lettura 2 min
Dario NogueraBlogger & Trainer Mikrotik
Condivido conoscenze e competenze sul networking, specializzandomi in dispositivi Mikrotik. Attraverso blog e corsi di formazione, rendo accessibili concetti complessi agli appassionati e agli operatori di networking, fornendo loro le risorse necessarie per eccellere nel settore.

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