Cisco OpenDNS per MSP non esiste più: scegli un’alternativa così

La scelta di un filtro DNS alternativo e più economico

Il programma Cisco OpenDNS MSP cesserà dal 31 luglio 2022. Dal giorno dopo, i partner che vorranno continuare a usare il servizio Cisco potranno migrare a Cisco Secure Managed Service Provider Center. Oppure, potrebbero scegliere un filtro DNS alternativo e più economico.

1. OpenDNS MSP termina: è il momento di un filtro DNS migliore

La notizia della conclusione del programma Cisco OpenDNS MSP può rivelarsi una grande opportunità per Managed Service Provider, carrier e operatori di canale in generale. È questa l’occasione giusta per fermarsi un attimo a ragionare e valutare un altro servizio di filtraggio basato su DNS. Un servizio più performante, con condizioni d’ingaggio più favorevoli e che, magari, garantisca una marginalità maggiore.

Come muoversi, allora, in questo periodo di transizione, in attesa della fatidica data del 31 luglio? Intanto si potrebbe fare un’analisi sulle condizioni di sottoscrizione di OpenDNS per gli MSP. Successivamente potremmo andare a verificare come ha funzionato il servizio presso i clienti. Per esempio, si potrebbero misurare quali sono le percentuali di effettivo blocco di ADS da parte di OpenDNS? Quanti sono stati i falsi negativi? Quante volte il servizio OpenDNS non è stato disponibile? E, infine, quanto è stato il margine effettivo dell’erogazione del servizio alle aziende clienti?


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2. Abbandonare il programma OpenDNS MSP

Ci si potrebbe chiedere se scegliere un’alternativa a Cisco OpenDNS sia realmente conveniente, visto che, nel caso, cambierebbero le condizioni del programma e il tool. La risposta è affermativa, è conveniente perché, anche se si vuole rimanere fedeli a Cisco, siamo di fronte a un cambio di condizioni e di programma.

Secondo quanto dichiarato da Cisco nel blog post ufficiale: “i partner che vorranno continuare a usare il servizio potranno migrare a Cisco Secure Managed Service Provider Center all’interno del programma Cisco Umbrella DNS-Essentials/DNS-Advantage. Attraverso Cisco Secure Managed Service Provider Center, gli MSP acquisteranno i diversi servizi direttamente da Cisco”.

Questo comporta comunque l’adesione a un programma nuovo, con nuove condizioni, e magari a prezzi e marginalità diverse. Cisco rimanda a un contatto diretto per maggiori particolari. Le uniche informazioni che trapelano pubblicamente sono: Cisco Secure MSP Center ha un modello di consumo mensile a più livelli; quindi, si paga per il numero di postazioni utilizzate. Ed è ipotizzata l’eventualità, ove applicabile, dell’adesione al Cisco Managed Service License Agreement (MSLA). Per il resto, non è dato sapere di più.

I dubbi rimarrebbero: quali sono le nuove condizioni economiche? Il cambio del tool richiederà nuova formazione? Le configurazioni definite con i clienti saranno preservate? Queste sono le domande che devono avere una pronta risposta, prima di assumere una decisione che potrebbe impattare su un servizio importante per gli utenti finali.

3. Cosa chiedere a un buon filtro DNS per MSP

Una volta chiarito che gli MSP e i partner di canale sono comunque di fronte a una scelta, è utile ricordare a cosa si dovrebbe fare attenzione nel considerare un’alternativa a Cisco OpenDNS.

La scelta di un filtro DNS per un MSP è di grande responsabilità, oltre che obbligata secondo il decreto legge 28/2020 (https://flashstart.com/it/il-filtro-contenuti-e-obbligatorio-per-gli-isp/). Non si può immaginare di fornire ai propri clienti un servizio gestito senza garantire un filtro efficace contro le minacce (malware e phishing) e una navigazione “pulita”. E deve essere un servizio che mantenga le promesse che i partner stanno facendo ai propri clienti.

3.1 Un eccellente database di Blacklist

La prima cosa da considerare per un MSP è certamente il database di riferimento. Quanto è completo, ovvero da quante fonti distribuite si approvvigiona, e quanto è aggiornato? Il filtro DNS di FlashStart, per esempio, si basa su una rete Anycast di data center monitorata 24×7.

La struttura su cui poggia il filtro DNS FlashStart offre una ridondanza totale su una trentina di data center Tier-1 ad altissima affidabilità, operativi nei principali punti di interscambio nazionali, in tutti i continenti. Il bilanciamento del carico, scalabile, avviene tramite il provisioning automatico, l’uptime garantito è del 99,999% e la latenza in risposta è bassissima, provare per credere. Grazie a un NOC proprietario sempre attivo, FlashStart garantisce una protezione costante da minacce e attacchi DDOS, con mitigazione del traffico e black-holing di quello malevolo.

Il database su cui si basa il filtro deve prevedere un ampio numero di categorie, quello di FlashStart ne conta 85, e deve essere continuamente aggiornato. Solo così i partner e i loro clienti potranno contare su un filtro che riduce al minimo i falsi negativi.

3.2 Granularità nelle configurazioni

Altro elemento fondamentale di un buon filtro DNS è la capacità di personalizzazione e di definizione delle regole per gruppi. La soluzione FlashStart fornisce una dashbord multi-tenant che permette agli MSP di creare e gestire facilmente vari tenant, o client, isolati gli uni dagli altri all’interno di una stessa distribuzione.


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Un buon vendor di soluzioni di filtering, inoltre, deve fornire la massima versatilità. L’MSP deve essere in grado di fornire alle proprie aziende clienti una soluzione completa di firewall, oppure un servizio cloud based, un software o anche l’intera piattaforma in white label. FlashStart ha tutte queste opzioni.

3.3 Supporto offerto per migrazioni e porting

Inoltre, deve essere offerta la possibilità di utilizzare la stessa piattaforma su più clienti, massimizzando così l’investimento economico. Infine, la console di gestione deve essere semplice e intuitiva e deve fornire dei report puntuali e completi.

Non basta? Aggiungiamoci che la soluzione di web filtering di FlashStart è integrabile su ambienti Microsoft Active Directory, i più diffusi nei contesti aziendali piccoli e medi (PMI). E che qualsiasi problematica relativa al porting o alla configurazione della soluzione è sempre risolvibile grazie al supporto tecnico disponibile – in Sud America come in Europa – 24 ore al giorno, tutti i giorni.


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Categoria: Cloud, In evidenza
Tempo di lettura 2 min
Valerio MarianiB2B IT Journalist & Digital content
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