“Best Internet Filtering Software for Schools” i filtri per navigare protetti a scuola

I filtri Internet migliori da usare a scuola

“Best Internet Filtering Software for School” negli Stati Uniti è una ricerca calda. Dirigenti scolastici, professori e responsabili IT di scuole, università e istituti di istruzione cercano, anche in Italia, una risposta alla domanda: quali sono i filtri Internet migliori da usare a scuola?. In questo articolo cerchiamo di dare una risposta.

1. Cos’è un “Internet Filtering Software for School”

Con “Internet Filtering Software” si intende uno strumento per il controllo e il blocco della navigazione verso alcuni siti Internet. Può essere un piccolo software da installare sui singoli dispositivi, una componente di un programma di navigazione (Google SafeSearch) o di un servizio web (YouTube) oppure un servizio centralizzato da configurare direttamente nel router/gateway aziendale. Lo strumento è utile se non addirittura necessario in diversi ambiti, dalle aziende alle strutture pubbliche, in casa come a scuola. In famiglia, per proteggere la navigazione dei più piccoli e degli indifesi, lo stesso vale nelle strutture pubbliche come nelle biblioteche o negli istituti di istruzione. L’idea non è solo di proteggere i minori da siti offensivi ma anche di evitare che gli stessi possano “distrarsi” con la navigazione sul web o con i social network.

Nonostante si possa pensare che il funzionamento sia lo stesso per tutti i contesti, in verità le differenze ci sono. Per questo esistono filtri per la navigazione in Scuole o Università che si dimostrano più indicati di altri.

È importante convincersi subito che un “Internet Filtering Software” a pagamento è necessario, perché le soluzioni gratuite disponibili presentano diversi limiti. In generale, non sono personalizzabili, presentano poche funzionalità, sono facilmente aggirabili e il motore che gestisce il filtro spesso non è preciso. A Scuola, invece, non si può rischiare: garantire ai genitori la massima protezione nell’uso dei computer è un preciso obbligo. Anzi, in un eventuale confronto giudiziario un ente di istruzione potrebbe anche avere la peggio, per negligenza.

A questo proposito, ricordiamo che esiste un modello di indirizzo, il PUA (Politica d’Uso Accettabile e Sicura della Scuola esemplare) che prevede l’installazione di filtri per la navigazione e che è già adottato da diverse scuole italiane.


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2. Come funziona un filtro per le ricerche sul web

Come funziona un filtro per le ricerche sul web? L’obiettivo è di bloccare l’accesso ai siti considerati non adatti a un certo pubblico. Pensiamo a siti offensivi, pornografici o che, in qualche modo, possono mettere a rischio la navigazione.

Il criterio di funzionamento su cui si basano i “Best Internet Filtering Software for Schools” è simile per tutti. Il servizio sfrutta le informazioni memorizzate che “descrivono” un determinato sito. Informazioni che vanno a popolare diversi database di siti, strutturati per categorie e costruiti appositamente, distribuiti in alcuni data center nel mondo. Un sito sarà inserito in una certa categoria a seconda delle parole chiave che lo definiscono. A questo punto, prima di pubblicare il risultato di una ricerca di un utente, il motore avrà già filtrato i siti, e i contenuti che sa di non dover mostrare, senza che l’utente se ne renda conto. Perché tutto ciò avviene in un tempo infinitesimale.

C’è da specificare subito che i “Best Internet Filtering Software for Schools” non si limitano a monitorare la navigazione a seguito di una ricerca con un qualsiasi motore, ma effettuano il controllo su qualsiasi clic a un link. Questo perché non basta bloccare la navigazione da Google o da un altro motore di ricerca, ma è necessario anche monitorare i link che l’utente riceve in altro modo, per esempio via chat o via email.

Per quanto detto, Google SafeSearch, per esempio, può non essere sufficiente. Il filtro integrato nel programma di navigazione di Google protegge esclusivamente dalla navigazione effettuata attraverso il programma stesso. E ciò vale per qualsiasi funzionalità di blocco presente in qualsiasi programma di navigazione o qualsiasi servizio basato su web come YouTube, per esempio.

Così, per avere una protezione completa, è più opportuno affidarsi a un filtro più evoluto come, per esempio, FlashStart, Disponibile sotto forma di applicativo da installare sui singoli dispositivi o di servizio centralizzato, lo strumento agisce a livello di DNS.

Ciò significa che FlashStart controlla in tempo reale se il DNS (Domain Name System, il nome di dominio), rientra in una lista speciale di siti considerati offensivi o pericolosi (blacklist). Se si verifica questa eventualità, si impedirà la navigazione dell’utente verso quel sito, oppure il sito sarà escluso fin da subito dai risultati di ricerca, qualsiasi browser si utilizzi.

Questo perché, grazie a un’opzione presente nella sua dashboard, FlashStart, permette l’attivazione della safesearch per Google, Bing, Duck Duck Go e YouTube. Inoltre, con FlashStart, la protezione non può essere rimossa dall’utente, garantendo così la massima sicurezza negli ambienti scolastici.

FlashStart si distingue tra i servizi di webfiltering per velocità di risposta, perché può contare su una rete Anycast e l’integrazione con Microsoft Active Directory, che non tutti propongono, per garantire maggiore qualità del servizio su reti Microsoft e con diversi dispositivi collegati.

3. Scegliere il “Best Internet Filtering Software for Schools”

A questo punto, cerchiamo di capire quali caratteristiche deve avere il “Best Internet Filtering Software for Schools”. Innanzitutto, è meglio optare per una soluzione centralizzata, ovvero un servizio da configurare sul router/gateway da cui passa tutto il traffico di rete. È possibile anche prevedere l’installazione di un dispositivo, una appliance, apposito che si connette ai dispositivi che gestiscono la rete scolastica. In questo modo si eviterebbe la configurazione, l’installazione e la manutenzione puntuale su ogni dispositivo.

Altro elemento fondamentale di scelta è la capacità e la facilità di personalizzazione del servizio. Ogni Istituto di Istruzione può avere esigenze diverse, per esempio può scegliere di bloccare l’accesso solo ad alcune categorie di siti. Inoltre, si deve poter contare su un filtro che limiti al minimo i falsi negativi. Si pensi, per esempio, a una ricerca relativa ad argomenti particolari come la sessualità. Ebbene, un filtro per i contenuti che non sia di qualità potrebbe bloccare l’accesso a siti e documenti che trattano l’argomento dal punto di vista scientifico e che non hanno nulla a che vedere con i siti pornografici.

Inoltre, meglio optare per un filtro per i contenuti web capace anche di proteggere da siti malevoli, per evitare attacchi phishing e malware, non tutti i prodotti disponibili sul mercato lo prevedono. Infine, un occhiata al prezzo – a questo proposito FlashStart si distingue nettamente dalla concorrenza –, all’ampiezza della rete Anycast su cui si poggia il servizio e all’integrazione con Microsoft Active Directory, visto che è facile che una struttura scolastica si basi su piattaforma Microsoft.

4. Una lista di “Best Internet Filtering Software for Schools”

Il mercato propone alcuni Internet Filtering Software specifici per le Scuole e il mercato dell’Education. A titolo puramente esemplificativo, indichiamo alcuni dei migliori, sottolineando ancora una volta che la scelta deve essere ponderata secondo le indicazioni che abbiamo già dato.


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Una lista dei 5 Best Internet Filtering Software for Schools – escludendo FlashStart di cui abbiamo già parlato in precedenza -, in rigoroso ordine alfabetico, può essere questa:

» DNSFilter. Come tante soluzioni di settore, anche questa fa largo uso dell’Intelligenza Artificiale e si appoggia a circa 66 fonti d’informazione esterne per fornire il servizio più accurato possibile.
» FortiGuard Web Filtering Service. Nominiamo un filtro per contenuti web sviluppato da un produttore di piattaforme complete per la sicurezza. Quasi tutte integrano un filtro per la navigazione più o meno di qualità, sta al cliente capire se valga la pena investire in una piattaforma di protezione certamente più costosa della singola soluzione.
» Lightspeed Filter. La soluzione si distingue per la massima compatibilità di piattaforma, da Chromebook a Mac, Windows e iOS. Interessante Lightspeed Alert che identifica preventivamente le minacce in base al comportamento degli studenti. Va a braccetto con Lightspeed Classroom Management, soluzione per la gestione della classe.
» Smoothwall. La soluzione del gruppo Linewize punta sull’analisi in tempo reale del contenuto richiesto e del contesto per ogni singola pagina. Si occupa di filtrare anche i contenuti delle piattaforme social e di proteggere l’accesso anche ai dispositivi degli ospiti che accedono alla rete della scuola.
» TitanHQ WebTitan. La particolarità della soluzione riguarda soprattutto la varietà delle opzioni di installazione – dall’appliance virtuale al semplice servizio di filtraggio basato su cloud, sia per reti wired che wireless – le configurazioni a gruppi di utenti e l’ispezione SSL.

Fra le 5 alternative elencate, e considerando anche altre soluzioni concorrenti, non si trovano soluzioni che diano la possibilità di blocco su base geografica come la funzione Geoblocking di Flashstart, che impedisce la navigazione in siti il cui dominio è fisicamente ospitato in territori ad alto rischio malware e compromissione.

In un momento storico come questo prevenire il traffico verso intere aree può essere la miglior soluzione per evitare non solo minacce hacker, ma anche contenuti violenti e inappropriati per i minori.


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Categoria: Cloud, Scuole
Tempo di lettura 3 min
Valerio MarianiB2B IT Journalist & Digital content
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