Proteggere i bambini online con i filtri di contenuti Internet
Uno dei risultati della pandemia è stato il passaggio alla didattica a distanza, un’opzione che rimarrà valida anche per il futuro. Mentre scuole e famiglie si sono trovate impreparate ad affrontare questo improvviso cambiamento, gli hacker erano pronti a sfruttarlo al massimo. In questo articolo discutiamo i pericoli legati ad Internet per i più piccoli e mostriamo come il filtro di contenuti web di FlashStart può aiutarti a garantire un’esperienza Internet sicura, sia agli utenti ai primi passi che a quelli con esperienza.
1. I bambini e il tempo passato davanti allo schermo: una panoramica
1.1 Prima della pandemia
Nel mese di febbraio 2020, quando le prime notizie sul Covid 19 cominciavano ad essere diffuse, l’Accademia Americana per la Psichiatria Infantile e Adolescenziale ha pubblicato un articolo dal titolo: “Screen Time and Children” (i bambini e il tempo passato allo schermo). L’articolo riporta che, a inizio 2020, i bambini nella fascia di età tra gli 8 e i 12 anni passavano già una media di 4-6 ore al giorno di fronte allo schermo del pc, smartphone, console di giochi o televisione. Per gli adolescenti il numero era più alto, con una media di 9 ore di “tempo schermo” al giorno.
Oltre a questi dati, l’articolo richiama l’attenzione di genitori e scuole su un problema molto più vasto: il tipo di contenuti nei quali i bambini possono incappare online, contenuti solitamente inadatti ai più giovani utenti di Internet e che includono, ma non si limitano a:
» Violenza, sfide, armi e comportamenti ad esse connessi
» Pornografia e contenuti sessuali
» Stereotipi negativi e cyberbullismo
» Droghe e abuso di sostanze
» Pubblicità che hanno i bambini come loro obiettivo
» Siti frode con informazioni inaccurate o ingannevoli.
L’articolo descrive poi i pericoli per la psiche associati ad un’esposizione prolungata a queste minacce e che includono problemi di umore e di peso, difficoltà a dormire, ma anche voti più bassi a scuola, problemi nell’accettare il proprio fisico e FOMO, ossia Fear Of Missing Out, la paura di perdersi qualcosa di ciò che succede, che finisce per mantenere gli adolescenti ancora più connessi ed esposti a contenuti inadatti.
1.2 Effetto della pandemia
Alla fine di aprile 2020, quindi due mesi dopo la pubblicazione dell’articolo citato sopra, l’Unicef ha pubblicato un articolo/allarme sui rischi informatici per i bambini associati allo scoppio della pandemia. L’articolo, che nasce dall’esperienza di Unicef in Bhutan, dice che “Milioni di bambini in tutto il mondo inclusi quelli del Bhutan sono a maggior rischio di subire danni dato il continuo spostamento della loro vita online a causa della pandemia di Covid-19”.
Altri messaggi di allarme ed articoli sono apparsi con il tempo riguardo i problemi connessi ad una prolungata presenza online dei bambini. Infatti, la pandemia ha portato alla didattica a distanza e quindi ad avere tutta una nuova serie di utenti Internet, spesso giovani e inconsapevoli dei rischi informatici che si nascondono nel web.
Mentre le scuole erano impreparate a questo cambiamento improvviso, gli hacker hanno saputo giocare bene la loro parte. USA Today riporta che i servizi di videoconferenza online sono diventati subito l’obiettivo degli hacker, che ad esempio hanno mostrato video di abusi sui bambini durante le riunioni scolastiche online. Secondo l’articolo, tra agosto e settembre 2020 più della metà degli attacchi ransomware avvenuti negli Stati Uniti ha avuto come obiettivo le scuole fino alla fine delle medie.
La discussione fin qui punta in un’unica direzione: dato che la didattica a distanza rimarrà un’opzione per il futuro, anche se ad un livello inferiore rispetto al picco della pandemia, i genitori e le scuole devono organizzarsi per proteggere l’esperienza Internet dei loro figli e alunni e garantire la loro sicurezza dalle minacce informatiche.
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2. Filtro contenuti web: la soluzione per un’esperienza Internet sicura
Il problema legato ai contenuti indesiderati è talmente ampio che ha spinto parecchi siti e applicazioni a sviluppare il loro modo di bloccare quelli che generalmente vengono chiamati “contenuti espliciti”.
Inoltre, alcuni sistemi operativi ora offrono opzioni per una navigazione Internet più sicura e una di queste è il filtro Internet Ubuntu.
2.1 Il filtro Internet Ubuntu
Il filtro Internet Ubuntu fa parte dei servizi offerti da Ubuntu, il sistema operativo basato su Linux e nato nel 2004. Il nome Ubuntu deriva da una lingua sudafricana e significa “umanità verso gli altri”. L’ idea è quella di dare rilevanza alla comunità degli utenti rendendoli partecipi del processo di sviluppo del sistema operativo e degli altri servizi offerti.
Nel pacchetto offerto, ciò che è conosciuto come filtro internet Ubuntu in realtà prende il nome di Web Content Control. Attivando l’opzione Web Content Control nelle impostazioni di Ubuntu significa bloccare l’accesso a contenuti indesiderati o inadatti, come siti per adulti, violenza, gioco d’azzardo e altri siti allarmanti.
Il filtro Internet Ubuntu è una valida soluzione di controllo genitoriale per gli utenti Linux. Tuttavia, crediamo che sarebbe meglio combinarlo con uno strumento diverso per garantire il livello di sicurezza che desideri per i tuoi figli e alunni. L’Internet ora pullula di offerte di servizi di filtro Internet, ma crediamo che FlashStart sia il prodotto migliore in quanto la sicurezza informatica è sempre stata il suo obiettivo.
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3. Il filtro contenuti web di FlashStart
FlashStart è un’azienda europea con oltre vent’anni di esperienza nel settore della cyber security. FlashStart è stato uno dei primi player in Europa a spostarsi dalla sicurezza informatica tradizionalmente concepita e basata sull’hardware al mercato dei servizi di cyber security basati su web.
Il prodotto FlashStart è la scelta di clienti in tutto il mondo poiché esso è:
» Continuamente aggiornato;
» Flessibile;
» Totalmente personalizzabile;
» Ultraveloce.
3.1 FlashStart: la protezione Internet sempre aggiornata
FlashStart è sempre aggiornato per identificare e bloccare le più recenti minacce informatiche. Il filtro contenuti web di FlashStart sfrutta algoritmi di intelligenza artificiale per scannerizzare in continuazione l’Internet e identificare nuove minacce. Inoltre, utilizza l’IA per apprendere e capire il “comportamento” e i cambi nelle minacce già esistenti e scovare le nuove.
Essendo basato sul cloud, tutti gli aggiornamenti sono recepiti automaticamente dal cloud e, da lì, passano sui tuoi dispositivi che possono quindi godere della protezione aggiornata da tutte le minacce informatiche. In questo modo, gli utenti non devono scaricare nulla e neanche procedere a lunghi riavvii dei loro dispositivi: possono godere automaticamente della protezione FlashStart aggiornata, senza bisogno di far nulla.
3.2 FlashStart: la protezione flessibile per i tuoi dispositivi
FlashStart è uno strumento flessibile che può essere attivato:
» A livello di router: puoi attivare il filtro contenuti web di FlashStart direttamente a livello di router per garantire sicurezza di navigazione a tutti i dispositivi connessi alla rete. Questo ti darà la tranquillità di sapere che tutto il traffico Internet in entrata e in uscita dal tuo router è controllato dal filtro.
» A livello di end-point: puoi scegliere di attivare il filtro DNS di FlashStart a livello dell’end-point anche attraverso l’app ClientShield. Ciò ti permette di garantire la sicurezza Internet anche dei dispositivi che si connettono al web dal di fuori della rete domestica o scolastica e dai cellulari.
3.3 FlashStart: la protezione Internet che puoi adattare ai tuoi bisogni
FlashStart può essere totalmente personalizzato grazie alla protezione granulare, che ti permette di bloccare l’accesso a interi domini o a pagine specifiche all’interno di essi. Inoltre, puoi integrare FlashStart con la Microsoft Active Directory e impostare permessi diversi in base ai diversi gruppi di utenti. Ad esempio, all’interno di una scuola potresti voler vietare agli studenti di accedere ad alcune categorie di siti, come quelli per lo shopping online, permettendo comunque a insegnanti, staff e direzione di accedervi.
Inoltre, puoi decidere di schedulare i blocchi. Infatti, FlashStart ti permette di impostare date e orari per i blocchi e, ad esempio, di vietare agli studenti di accedere ai social network durante le ore scolastiche e permettere l’accesso durante le pause.
3.4 FlashStart garantisce una latenza quasi a zero
FlashStart è veloce, estremamente veloce. Il sistema sfrutta una rete anycast di data center sparsi in tutto il mondo e che quindi garantiscono una risposta ultra rapida, sia per la protezione basata sul router che per quella all’end-point, a tutte le ore e per richieste ricevute da ovunque nel mondo.
Ciò significa che la latenza durante la navigazione è vicina allo zero e la maggior parte degli utenti non nota neanche che ci sono controlli in atto mentre fanno le proprie ricerche online o chattano e giocano con i loro amici su Internet. Pertanto, non avranno nessun motivo per cercare di disattivare la protezione poiché non li rallenta.
Inoltre, se anche volessero disattivare FlashStart, puoi stare tranquillo perché FlashStart fornisce solo all’amministratore di rete la chiave necessaria per togliere la protezione Internet e quindi bimbi e studenti non riusciranno a bypassarla autonomamente.
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