Perché è importante bloccare i contenuti inappropriati? Come si può fare?
In tutto il mondo gli utenti Internet sono sempre più spesso esposti a contenuti inappropriati online. Sia a casa che in ufficio, Internet è invaso di contenuti inappropriati su cui utenti inconsapevoli rischiano di cliccare accidentalmente. In questo articolo discutiamo gli effetti dell’esposizione a contenuti inappropriati, specialmente per gli utenti più giovani, e mostriamo come FlashStart aiuta a garantire una navigazione sicura, sia a casa che in ufficio.
1. Contenuti inappropriati: una panoramica
I contenuti inappropriati hanno molte forme: possono essere immagini o foto scioccanti, video traumatizzanti o testi offensivi. Gli utenti Internet incontrano i contenuti inappropriati per caso, ad esempio cliccando inavvertitamente su un link o un’immagine, oppure li cercano di proposito. La curiosità umana, infatti, è una parte essenziale delle nostre vite. Tuttavia, se da un lato essa ha portato a importanti scoperte e sviluppi nel corso dei secoli, ora è spesso sfruttata contro lo stesso interesse umano.
Oltre a presentarsi sotto diverse forme, i contenuti inappropriate sono anche connessi a diversi argomenti. Tradizionalmente, il focus principale dei contenuti inappropriati sono stati i materiali espliciti, ma di recente si sono aggiunti altri temi, come la violenza, sia fisica che politica, connessa all’estremismo e al terrorismo, materiali offensivi o che incitano all’odio e informazioni false o fuorvianti. Dall’inizio della pandemia di Covid-19 c’è stato un aumento notevole di quest’ultimo tipo di contenuti: le cosiddette “fake news” sono infatti state usate come esca per attirare gli utenti Internet verso domini pericolosi.
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1.1 Australia: un caso studio
I governi e le forze politiche di tutto il mondo stanno guardando all’Australia per capire come possono aiutare i propri cittadini, e specialmente i genitori, a gestire il problema dei contenuti inappropriati. Nel 2015 il governo australiano è stato il primo al mondo a creare un’agenzia dedicata il cui scopo è quello di rendere sicura l’esperienza online dei propri cittadini.
Da allora, il cosiddetto eSafety Commissioner (Commissario per la Sicurezza Informatica) è il regolatore indipendente australiano per la sicurezza online. La squadra a cui si appoggia include educatori, investigatori, avvocati, policy maker, esperti di tecnologia, specialisti digitali e altri professionisti che condividono l’obiettivo comune di garantire un’esperienza online più positiva e sicura ai propri cittadini.
Secondo ricerche pubblicate da eSafety ad Aprile 2020, il 57% dei giovani australiani nella fascia di età 12-17 è stato esposto a immagini violente scioccanti, il 33% ha visto immagini o video che promuovono il terrorismo e, da quanto riporta uno studio dell’Australian Institute of Family Studies, quasi la metò dei bambini e ragazzi tra i 9 e i 16 anni è regolarmente esposta a immagini pornografiche.
L’Australia è uno dei pochi Paesi che provano a monitorare costantemente e seguire da vicino gli sviluppi della situazione reale, grazie anche alle risorse dedicate. Nonostante ciò, lo stesso Commissario di eSafety ha sottolineato quanto sia difficile misurare l’esposizione dei giovani in quanto essi potrebbero “non dire nulla a nessuno visto l’imbarazzo, la confusione o la paura”.
La buona notizia è che ci sono altri governi che stanno iniziando ad accettare l’esistenza del problema perché finalmente capiscono quanto sia reale l’impatto dei contenuti inappropriati nella vita quotidiana. Pertanto l’Australia è diventata un caso studio nelle agende di numerosi governi e istituzioni.
Una di queste istituzioni è l’Unione Europea. Secondo notizie riportate sul sito di eSafety, a febbraio 2022 alcuni membri del Parlamento Europeo si sono recati in australia per una conferenza di cinque giorni con il Commissario eSafety e con il governo del Paese. L’obiettivo? Saperne di più riguardo l’approccio alla regolamentazione della cyber security e alla protezione dei bambini nelle attività online.
La visita si è tenuta in un momento cruciale in quanto la Commissione Europea stava per emettere nuove leggi per combattere l’abuso e lo sfruttamento sessuale minorile ed era anche in fase di sviluppo del Digital Services Act.
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2. Perché è importante bloccare i contenuti inappropriati?
Finora la discussione ha sottolineato soprattutto la pervasività dei contenuti inappropriati e come perfino i governi stiano provando a favorire leggi per bloccare i contenuti inappropriati. Ma perché è così importante raggiungere questo obiettivo?
La risposta varia, a seconda dell’ambiente considerato, sia esso familiare o lavorativo.
2.1 Bloccare i contenuti inappropriati a casa
Il bisogno di bloccare i contenuti inappropriati è particolarmente sentito dai genitori che temono che i loro figli siano esposti a immagini, video e testi con conseguenze scioccanti sulle loro giovani menti.
Infatti, se non vengono utilizzati strumenti che hanno l’obiettivo di bloccare i contenuti inappropriati, i bimbi potrebbero essere esposti a immagini, video e testi che possono risultare scioccanti, traumatizzanti o offensivi. Se non sono pronti da un punto di vista dello sviluppo ci possono essere varie conseguenze, inclusi problemi di comportamento (sia verso sé stessi che verso gli altri) e problemi mentali che magari si manifestano solo in seguito.
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2.2 Bloccare i contenuti inappropriati al lavoro
Mentre le famiglie mirano a salvaguardare i figli data la loro incapacità di percepire il pericolo in modo corretto, per le aziende e i luoghi di lavoro in generale bloccare i contenuti inappropriati assume un significato diverso.
Innanzitutto, c’è una certa immagine istituzionale o aziendale con cui vogliono essere associati…e ci sono sicuramente immagini a cui non vogliono essere connessi, specialmente quelle collegate ai contenuti inappropriati. In un ambiente altamente competitivo come quello odierno degli affari, mantenere una buona reputazione è essenziale e gli impiegati sono uno degli elementi essenziali di questa reputazione.
Inoltre gli hacker spesso sfruttano i contenuti inappropriati come esca per convincere gli impiegati a cliccare su link attraenti che in realtà finiscono con lo scaricare contenuti malevoli nella rete aziendale. Le conseguenze variano dall’appropriazione indebita di file e dati, al blocco dei processi aziendali, all’impossibilità di accedere alla rete e ai dispositivi aziendali. L’obiettivo di solito è realizzare un profitto da queste azioni chiedendo il pagamento di una somma di denaro come riscatto. Per saperne di più su questo argomento clicca qui.
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3. FlashStart: il tuo alleato per bloccare i contenuti inappropriati
Internet oggi offre svariati strumenti che aiutano a bloccare i contenuti inappropriati, e i filtri web sono sicuramente una delle soluzioni preferite. I filtri web agiscono come un posto di blocco tra la rete aziendale o domestica e l’Internet. Basati sul sistema DNS, essi controllano tutte le richieste di accesso a siti degli utenti e, a seconda del risultato del controllo sui database, permettono all’utente di continuare con la navigazione oppure la bloccano all’istante.
Il filtro contenuti DNS realizzato da FlashStart è una soluzione pratica e flessibile che può essere facilmente impostata per proteggere gli utenti da una vasta gamma di contenuti:
» Contenuti pericolosi: FlashStart blocca l’accesso a domini collegabili a malware, trojan, tentativi di phishing, virus e altri contenuti malevoli.
» Contenuti inappropriati: FlashStart blocca l’accesso ai contenuti inadatti o inappropriati elencati in questo articolo e anche alle piattaforme di gioco d’azzardo e ai siti connessi alle droghe.
» Contenuti che creano distrazione: puoi impostare FlashStart di modo che esso blocchi l’accesso a tutti i tipi di contenuti ritenuti distraenti per l’utente finale: i social media, le piattaforme di streaming, i siti dedicati allo shopping online, ecc.
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3.1 FlashStart, il filtro contenuti DNS che si adatta ai tuoi bisogni
Dunque, quali sono le caratteristiche che rendono FlashStart il filtro ideale per bloccare i contenuti inappropriati?
» Innanzitutto, FlashStart usa un misto di algoritmi di Intelligenza Artificiale, tecniche di Machine Learning e intelligenza umana per scannerizzare continuamente l’Internet alla ricerca di nuove minacce da scoprire.
» In secondo luogo, lo strumento FlashStart è totalmente basato sul cloud. Ciò significa che, ogni volta che viene identificata una minaccia, essa viene aggiunta alla lista specifica e diventa disponibile all’istante nel cloud. L’utente può così beneficiare della protezione aggiornata senza bisogno di azioni da parte sua o di lunghi riavvii di sistema.
» Infine, puoi installare FlashStart sia a livello di router che come applicativo end-point per garantire la sicurezza Internet degli utenti anche quando si connettono da fuori la rete domestica o aziendale. Scopri di più in questo articolo dedicato.
3.2 Personalizzare FlashStart
FlashStart è estremamente flessibile e puoi personalizzarlo nel modo che meglio soddisfa i tuoi bisogni. Per esempio, puoi decidere di schedulare i blocchi e, ad esempio, rendere i social irraggiungibili durante l’orario di lavoro permettendone invece l’utilizzo durante le pause.
Inoltre, puoi assegnare profili diversi a utenti diversi e anche a gruppi di utenti, permettendo ad esempio al dipartimento acquisti di accedere alle piattaforme per lo shopping online ma bloccandone l’accesso agli altri dipendenti.
Infine, FlashStart può essere totalmente integrato con la Microsoft Active Directory e con Google WorkSuite, rendendo possibile replicare la struttura aziendale direttamente all’interno dello strumento e facilitando la gestione del turnover del personale.
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