FlashStart: il filtro DNS per bloccare il porno
L’industria della pornografia è in costante crescita e i siti pornografici sono diventati uno dei mezzi che, più frequentemente, viene utilizzato dagli hacker per scatenare attacchi malevoli, soprattutto attraverso i Trojan che utenti inconsapevoli rischiano di scaricare sui propri dispositivi. FlashStart è il filtro DNSper bloccare il porno e garantire la sicurezza dei tuoi dispositivi.
1. L’industria dei contenuti per adulti
Il mercato dei contenuti per adulti e, in particolare, la pornografia online negli ultimi cinque anni ha riportato una crescita costante. Secondo dati disponibili su statista.com, il valore dell’industria del porno online in America è passato da 607 milioni di dollari nel 2018 a 977 nel 2022 e si stima che nel 2023 superi il miliardo e cento milioni di dollari.
Il Covid ha certamente giocato un ruolo fondamentale in questa crescita. Statista.com mostra che in Francia il primo giorno del confinamento durante la pandemia è coinciso con un aumento del 4% del traffico Internet su pornhub.fr rispetto alla media di una normale giornata. Da lì, l’aumento è continuato in modo costante fino al 17 marzo, giornata che ha riportato un picco del 40% di traffico in più rispetto alla media di una normale giornata pre-pandemia.
Per quanto riguarda la distribuzione per fasce di popolazione, nella maggior parte dei Paesi europei oltre il 70% degli utilizzatori è disesso maschile. Fanno eccezione Spagna e Polonia dove, nel 2021, le donne hanno rappresentato rispettivamente il 38% e il 32% del totale degli spettatori.
Anche in America il consumo di contenuti pornografici è una prerogativa soprattutto maschile e, in questa fascia, gli adulti che dichiarano di avere guardato contenuti pornografici online il mese precedente l’intervista sono soprattutto quelli tra i 30 e i 49 anni, fascia di età nella quale più di uno su due riporta almeno un accesso recente ad un sito pronografico.
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2. I rischi legati alla mancanza di un filtro DNS per bloccare il porno
I dati riportati sopra mostrano la pervasività dell’accesso alla pornografia online. Ma quali sono i rischi per gli utenti? Ormai è tristemente noto che la nostra vita online è costantemente a rischio di attacchi informatici perché le nostre informazioni personali hanno un valore di mercato enorme. I dati che interessano vanno da informazioni altamente sensibili, come i nostri dati bancari e le password, a informazioni apparentemente meno importanti, come il luogo in cui ci troviamo o, appunto, la nostra cronologia Internet.
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2.1 I rischi della navigazione “in incognito”
Spesso, chi accede ai siti pornografici lo fa utilizzando la modalità “in incognito”. Questo permette loro di mantenere la cronologia pulita ed evitare che familiari e conviventi scoprano abitudini che vogliono mantenere nascoste o insospettate preferenze sessuali. Tuttavia, sebbene non sia visibile nella cronologia, la traccia della navigazione “in incognito” viene comunque salvata da qualche parte: la modalità “in incognito”, infatti, non equivale al browsing invisibile ma solo ad una navigazione teoricamente più nascosta.
Gli hacker possono dunque utilizzare queste informazioni per collegare la traccia della navigazione al profilo di un utente e ricattarlo al fine di ottenerne un vantaggio economico.
2.2 I rischi dei third-party trackers
Ogni volta che clicchiamo su un link per accedere ad un sito non mandiamo solo la richiesta “first-party”, quindi quella al proprietario del sito per accedervi, ma in automatico partono anche una serie di richieste “third-party” (terze parti): queste sono le richieste automatiche inviate a chi si occupa di pubblicità per il sito e che permettono loro di sviluppare link dettagliati in base al profilo utente che emerge dalle ricerche che uno fa.
Queste terze parti ottengono così l’accesso al tuo indirizzo IP, la tua ubicazione e altre informazioni anche accurate riguardo il tipo di dispositivo che stai utilizzando. Chi crea pubblicità per i siti porno può così mettere insieme dei profili degli utenti da rivendere poi ad altre aziende.
2.3 Malware e virus: i rischi più diffusi
Nonostante sia noto che virus e malware possono essere facilmente scaricati dai siti pronografici, diffondere questi virus non è ovviamente una prerogativa di questi siti. Il loro desiderio è infatti che gli utenti tornino sulla loro piattaforma a passare tempo e spendere denaro per usufruire dei servizi offerti. Non avrebbe quindi senso logico che essi mettano a rischio la propria reputazione e sicurezza in questo modo. Il problema è il cosiddetto “malvertising”, il malware che viene distribuito tramite gli annunci pubblicitari. Questi annunci invitano gli utenti a cliccare su immagini e link malevoli e, spesso in modo inconsapevole, gli utenti cadono nella trappola e, con un semplice click, scatenano un attacco contro loro stessi. Gli effetti del malware sono diversi: alcuni virus permettono agli hacker di accedere alla tua cronologia e renderla pubblica, con conseguenti effetti a livello reputazionale, altri hanno l’obiettivo di chiedere un riscatto e monetizzare il valore delle informazioni.
2.4 Rischi legali
Ci sono infine rischi legali legati al mondo della pornografia online. Questi possono essere divisi in due categorie:
» Da un lato ci sono i rischi che derivano proprio dal consumo dei contenuti video quando questo avviene in ambienti in cui non è consentito, in primis sul luogo di lavoro. Un datore di lavoro può rendersene conto controllando la cronologia dei siti visitati dai suoi dipendenti oppure un collega non condiscendente può riportare un utente di siti pornografici che accede alle piattaforme da un dispositivo personale ma in orario di lavoro.
Il rischio, in questi casi, è la perdita del posto di lavoro, oltre ad un danno reputazionale importante.
» Dall’altro lato ci sono i rischi che derivano dall’essere inconsapevolmente vittima di un attacco hacker che risulta nel salvataggio di file illegali, ad esempio legati alla pedopornografia, sul tuo pc o dispositivo senza il tuo permesso. Nonostante tu non abbia preso parte in modo attivo all’attività, il fatto di non sapere non è un argomento di difesa abbastanza forte durante un processo.
3. FlashStart: il filtro DNS per bloccare il porno e i contenuti malevoli
FlashStart è il sistema di filtraggio DNS flessibile e facile da impostare per garantire la sicurezza e la continuità della tua rete domestica e aziendale, nonché l’ideale alleato delle pubbliche amministrazioni per evitare di essere la prossima vittima di un attacco informatico mirato o su larga scala.
FlashStart ha sviluppato un filtro contenuti basato sul DNS che rappresenta una soluzione completa in quanto blocca varie categorie di contenuti, tra cui:
» Contenuti pericolosi: FlashStart è il filtro web DNS contro malware, tentativi di phishing, botnet e attacchi informatici di vario tipo, perpetrati attraverso il web. Il filtro contenuti FlashStart agisce a livello di DNS bloccando l’accesso a tutti i siti ritenuti pericolosi.
» Contenuti indesiderati: sono quelli su cui ci siamo soffermati in questo post. FlashStart è il filtro DNS per bloccare il porno, ma non solo. L’amministratore di rete può infatti decidere di vietare l’accesso ad una vasta gamma di siti suddivisi in categorie e inseriti in blacklist di sistema in modo da assicurare una protezione più capillare dell’esperienza di navigazione. Alcuni esempi includono i contenuti violenti, quelli legati alle droghe e il gioco d’azzardo online.
» Contenuti che creano distrazione: FlashStart è il software che permette di bloccare l’accesso a tutti i contenuti che creano distrazione. Rientrano nella lista i social network e le applicazioni di messaggistica, le piattaforme per lo streaming di contenuti video e audio, i siti di notizie e quelli per lo shopping online.
3.1 FlashStart: la protezione flessibile e facile da impostare
FlashStart permette all’amministratore di rete di andare in dettaglio nell’impostazione del filtro DNS per bloccare il porno. È infatti possibile:
» Bloccare intere categorie di siti scegliendo le blacklist tematiche che si vogliono vietare → questo permette di scegliere di bloccare l’accesso a tutti i siti pornografici con un solo click, ovunque essi siano geolocalizzati.
» Creare blacklist personali di singoli siti ai quali si vuole specificatamente vietare l’accesso → se ci sono state esperienze spiacevoli con alcuni siti si può scegliere in autonomia di inserirli all’interno di una blacklist personale. Se l’utente proverà di nuovo ad accedervi gli apparirà un messaggio di avvertimento in cui viene spiegata l’impossibilità a procedere.
» Impostare le sicurezze in modo granulare decidendo di permettere ad alcuni utenti / profili di accedere a tutti i siti e ad altri di navigare in Internet in modo limitato → In questo modo l’amministratore di rete può gestire anche le diverse necessità dei vari utenti aziendali.
» Impostare blocchi su fasce di orario → L’amministratore può scegliere di bloccare l’accesso a determinati siti soltanto in alcune fasce orarie, come ad esempio durante l’orario di lavoro, rendendoli invece visibili in altri momenti.
È possibile attivare la protezione FlashStart® Cloud su qualsiasi tipo di router e firewall per proteggere i dispositivi desktop e mobili e i dispositivi IoT sulle reti locali.