“Block all dating sites”: come bloccare l’accesso ai siti di incontri
“Block all dating sites” è l’espressione inglese che corrisponde a “bloccare l’accesso ai siti di incontri” su PC desktop, su smartphone e tablet. In questo articolo spieghiamo in modo semplice come si fa e perché è importante.
1. Dating sites, di quali siti e servizi parliamo
Il web può essere un luogo pericoloso per tutti, per i minori, ma non solo. “Block all dating sites” è una frase molto ricorrente nelle ricerche sui motori, così come la sua traduzione in italiano, “bloccare tutti i siti di incontri”. In questo articolo racconteremo perché è importante sapere come si fa a bloccare i siti di incontri su un computer desktop, un tablet o uno smartphone. Prima di tutto, chiariamo velocemente cosa si intende per “dating sites”, ovvero “siti di incontri”.
Si tratta di siti, o servizi da sfruttare via app, che hanno l’obiettivo di far incontrare le persone. Originariamente c’erano solo i siti e il primo dominio di dating, registrato nel 1995, fu Match.com. Oggi Match Group è il colosso del dating online. Il gruppo da solo fattura 2,4 miliardi di dollari grazie ai suoi 45 (!) domini di siti per gli incontri e quasi 10 milioni di iscritti. Tra i siti ci sono tutti i più utilizzati, compreso il famosissimo Tinder.
Dopo il boom del mobile, tutti i siti di incontri si sono attrezzati proponendo la loro app, per iOS e Android. Secondo il sito BusinessofApps, che ha raggruppato i dati di diverse fonti (App Annie, Dating Site Reviews e Match Group), gli utilizzatori di siti di incontri nel mondo sono almeno 324 milioni con la previsione di superare i 450 milioni entro il 2025. Inoltre, il valore economico di questo comparto nel 2022 è di quasi 4 miliardi di dollari. Si comprende, dunque, quanto siano popolari i siti di incontri, quanto siano convenienti per chi lo controlla e, proprio perché popolari, quanto siano potenzialmente pericolosi.
I siti di incontri più utilizzati? Secondo Dating Sites Reviews i servizi di incontri disponibili nel mondo sarebbero addirittura 8mila, di cui 2mila solo negli Stati Uniti. Ma, alla fine, i 324 milioni di utilizzatori si concentrano su una manciata di siti o servizi via app. In testa per numero di utenti c’è Badoo, seguito da Tinder, Plenty of Fish, OkCupid, Bumble, eHarmony, Grindr e altri.
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2. Perché i siti di incontri possono essere pericolosi
Cosa può succedere quando si utilizza un sito di incontri? Generalmente, da un incontro online si passa a uno offline, che potrebbe degenerare in violenza sessuale, molestie, pedofilia, truffe e ricatti, giusto per nominare i più frequenti. Ma specifichiamo che il rischio di gravi conseguenze non riguarda solo i minori. Potenzialmente, infatti, sul web, e non solo sui siti di incontri, tutti siamo in pericolo. Nel caso dei dating sites, però, cercare nuovi contatti crea una condizione di vulnerabilità. In quel momento, infatti, soddisfare il desiderio di costruire una relazione può sovrastare la nostra razionalità. Così, la ricerca di un contatto o di un dialogo ci indebolisce, facendo passare in secondo piano i dubbi che, probabilmente, avremo a mente lucida. Non ci preoccupiamo molto di verificare i dati dell’interlocutore e, se dall’altra parte troviamo qualcuno che ci sa fare, sarà sempre peggio.
Da una chat a un incontro il passo è breve. E il rischio che succeda qualcosa di spiacevole, soprattutto per una personalità fragile – che sia un minore o un adulto poco cambia – è altissimo. Intendiamoci, nella stragrande maggioranza degli incontri non avviene niente di pericoloso, ma i dati dovrebbero metterci in guardia.
Secondo una rilevazione del sito di informazione Phactual, il 10% degli autori di reati sessuali negli Usa – che sono inseriti in una lista pubblica – ha un profilo in un sito di incontri. Inoltre, uno stupratore su quattro usa questi siti per entrare in contatto con le proprie vittime. Ancora, secondo Marketdata Enterprise, il 10% dei profili dei siti di incontri gratuiti sono fake. C’è anche da dire, però, che Match Group e gli altri protagonisti di questo mercato si adoperano per migliorare la qualità del servizio. La richiesta di un abbonamento, per esempio, aiuta a tenere lontani i molestatori, così come le verifiche sui dati. Recentemente, inoltre, alcune app utilizzano anche l’intelligenza artificiale per fare controlli incrociati sui profili degli utenti.
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3. Block all dating sites: come si fa in pratica
Purtroppo, solo alcuni siti/app a pagamento richiedono dei documenti che dimostrino l’identità e l’età agli iscritti. Troppo spesso, come capita per i social network, iscriversi ai siti di incontri è, letteralmente, un gioco da ragazzi. I genitori ne devono essere consapevoli e, se non possono essere certi di quali siano i siti a cui sono iscritti i loro figli, possono almeno evitare l’accesso a quelli pericolosi. Ma “block all dating sites” è una ricerca che interessa anche le aziende, perché anche loro vorrebbero evitare che i dipendenti utilizzino le risorse aziendali per navigare sui servizi di dating. Il motivo non è solo di impedire che si distraggono, ma soprattutto di proteggere la rete aziendale dai pericoli che potrebbero arrivare dai contatti dei dipendenti.
Le procedure per bloccare tutti i siti di incontri riguardano solo i siti, mentre per bloccare una app si procede in modo diverso. in questo caso, si deve prendere possesso dello smartphone e del tablet e attivare una procedura particolare. Una procedura disponibile tra le impostazioni di qualsiasi dispositivo mobile, sia Android che iOS ma anche sui sistemi Windows. Su Windows 10, in particolare, si agisce modificando le impostazioni di Windows Firewall, oppure del programma di protezione installato sul PC.
Nonostante ogni sistema operativo mobile chiami la funzione in modo diverso, la si raggiunge in modo abbastanza semplice. Basta cercare tra le impostazioni la voce “blocco app” o qualcosa di simile tra quelle per la gestione delle app, o della privacy. Una volta individuata la voce, con una semplice procedura guidata è possibile selezionare la app che si vuole bloccare e inserire la modalità di blocco. Si potrebbe scegliere una password, per esempio, o, nei sistemi che lo consentono, attivare l’autenticazione biometrica con impronta digitale o riconoscimento facciale, ovviamente è consigliabile usare il dito o il volto del genitore.
Una volta completata la procedura, l’accesso alla app sarà consentito solo dopo lo sblocco con il sistema scelto. Ma ciò non influisce sull’uso del dispositivo e delle altre app.
Per inibire l’accesso ai siti di incontri, invece, si può usare la funzione presente in ogni programma di navigazione, come Google SafeSearch per esempio. Google mette anche a disposizione una app apposita per proteggere la navigazione dei più piccoli (Family Link). La app è utile perché permette anche al genitore di visualizzare il tempo trascorso su ogni app e di bloccarne il download oppure di scaricarla a distanza.
Ma Google SafeSearch e, in generale, tutti i filtri forniti dal sistema operativo, dai servizi o dalle applicazioni presentano dei limiti. Intanto perché controllano la navigazione da quel particolare servizio, applicazione o sistema operativo. Inoltre, spesso non è possibile personalizzarli, per cui si attiva un blocco generico su qualsiasi tipo di contenuto potenzialmente dannoso per i più piccoli. Se si vuole un blocco specifico su determinati siti, insomma si vuole eseguire un “block all dating sites”, è consigliabile scegliere soluzioni più sofisticate.
4. Scegliere un web filtering per bloccare i siti di dating
Se non ci si accontenta delle funzionalità proposte dai sistemi operativi o dai servizi web come Google, e si vuole una soluzione più potente e più versatile, è meglio puntare a un servizio di web filtering, come FlashStart.
I vantaggi, oltre alle capacità di personalizzazione, riguardano anche la qualità e la velocità. Qualità, in questo caso, intesa come capacità di riconoscere il maggior numero di siti di dating, minimizzando i cosiddetti falsi negativi. Il filtro, basato sul blocco dei DNS, inoltre, può influire sulla velocità di navigazione. Per evitare rallentamenti, è importante scegliere fornitori che possono contare su una rete di monitoraggio molto ampia.
FlashStart ha a disposizione una rete Anycast di data center in diverse aree geografiche e ha clienti in più di 145 Paesi. Il filtro di FlashStart agisce sul protocollo DNS bloccando l’accesso ai siti, grazie a un database sempre aggiornato. Inoltre, FlashStart fornisce l’integrazione con Microsoft Active Directory. E anche questa è una caratteristica che contraddistingue l’alta qualità della soluzione.
Infine, personalizzare il servizio FlashStart – disponibile per ogni dispositivo, desktop o mobile, e basato su cloud – è particolarmente intuitivo. Il servizio, infatti, sfrutta una categorizzazione dei siti in continuo aggiornamento e molto dettagliata. Il database sfruttato dal servizio FlashStart, infatti, è strutturato in modo tale da permettere solo il blocco di una certa categoria di siti, come quelli di dating, e lasciare libertà di navigazione su altre tipologie di siti.
Su qualunque Router e Firewall puoi attivare la protezione FlashStart® Cloud per mettere in sicurezza i device desktop e mobile e i dispositivi IoT sulle reti locali.