Bloccare TikTok: dubbi e rischi legati alla piattaforma social

E’ oggi un trend politico uniforme: dopo India, Stati Uniti, Indonesia e parte del Medio Oriente, anche il Parlamento Europeo, Canada e Taiwan hanno preso provvedimenti nei confronti di TikTok, vietando ai propri dipendenti parlamentari di installare l’app sui dispositivi utilizzati per lavoro.

Molti governi e organizzazioni stanno vietando l’uso di TikTok basando la loro scelta su preoccupazioni legate alla privacy degli utenti e alla condivisione dei dati con terze parti. In questo post spieghiamo nel dettaglio cos’è TikTok e qual è stato il suo percorso di crescita, capiamo perché sono in molti a volerlo bloccare e vediamo come FlashStart aiuta gli amministratori di rete a bloccare TikTok ovunque lo ritengano necessario.

1. TikTok: una panoramica sulla piattaforma social più in crescita del momento

TikTok è una piattaforma sociale in cui è possibile creare brevi video, personalizzarli con una grande varietà di filtri, hashtag e suoni e pubblicarli in pochi secondi, raggiungendo un pubblico enorme. Infatti, secondo alcune statistiche, TikTok ora conta più di un miliardo e mezzo di utenti, di cui almeno un miliardo sono utenti attivi, che dunque interagiscono almeno mensilmente attraverso la piattaforma.

TikTok è considerata la sesta piattaforma al mondo per numero mensile di utenti, dopo Facebook, YouTube, Whatsapp, Instagram e WeChat. Nasce nel 2016 come Douyin in Cina ed appartiene all’azienda cinese ByteDance. La versione internazionalizzata di Douyin, che prende il nome di TikTok, appare nel mercato cinese a settembre 2016 ed è poi lanciata nei mercati esteri a partire dal 2017 con le versioni per iOS e Android.

Da allora, TikTok è cresciuto vertiginosamente, tanto che nel 2020, l’anno della pandemia, è stato considerato il terzo marchio al mondo per velocità di crescita, dopo Zoom e Peacock. Il pubblico a cui si rivolge è particolarmente giovane: il 28% degli utenti hanno meno di 18 anni, il 35% si trova nella fascia d’età 19-29, il 18% tra i 30 e i 39 e solo il 19% degli utenti del social network ha 40 anni o più.

Oltre la metà degli utenti dell’app, ben il 63%, appartiene dunque alla Generazione Z, definita da alcuni psicologi anche iGeneration, dunque la generazione in cui il contatto tra uomo e tecnologia è più vicino, caratterizzata dall’iperconnessione. E infatti, come vedremo più sotto, è proprio l’iperconnessione una delle preoccupazioni legate a TikTok.

1.1 TikTok: cosa lo rende diverso?

TikTok appare molto simile agli altri social conosciuti. Anch’esso permette di condividere contenuti, seguire ed essere seguiti, è utilizzato dai vip e dalle star e c’è un sistema di messaggistica. Ma cosa rende TikTok diverso dagli altri social network?

1.1.1 TikTok: una struttura basata su algoritmi

La differenza di base sta nella struttura. Come riporta il New York Times, TikTok funziona molto di più grazie alle macchine che all’uomo (o all’utente), come dire: si autogenera. Quando usiamo piattaforme come Instagram o YouTube, gli algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) lavorano per proporci un’esperienza sempre più personalizzata, basata sulle nostre scelte passate.

In TikTok l’utilizzo di questi algoritmi è andato oltre: all’apertura dell’app non appare il feed degli amici ma piuttosto una pagina che si chiama “For You”, dunque “Per Te”. È un feed algoritmico che non mostra solo gli utenti che conosci o le cose che, in modo esplicito, hai ricercato ma anche infinite proposte di video collegati a argomenti per i quali sembri dimostrare un interesse, indipendentemente da cosa hai cercato o guardato in passato.

TikTok impara costantemente da te e, a partire dal primo istante, inizia a fare supposizioni riguardo ciò che potrebbe piacerti o interessarti, anche se ancora non segui nessuno o non hai cercato nulla.

1.1.2 TikTok: un modo diverso di interagire

Inoltre, TikTok si basa su un modello diverso e nuovo di interazione tra gli utenti. Puoi creare contenuti per mostrarli agli amici o in risposta ad altri contenuti di amici, come in altre piattaforme, ma se non sai cosa postare non c’è problema, vieni inserito in men che non si dica in sfide di gruppo – gruppi in cui potresti non conoscere nessuno – battaglie di hashtag e contest di canzoni popolari.

Non è necessario costruirsi un pubblico per mostrare loro dei contenuti: con TikTok il pubblico cambia a seconda della sfida in cui ti inserisci, creando dei gruppi di “amicizia” temporanei.

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2. Bloccare TikTok

Come detto fino a qui, la piattaforma ha portato molteplici novità nel mondo social e un modus operandi nuovo e, per certi aspetti, promettente. Al contempo, molti governi, agenzie e organizzazioni hanno censurato il social network o hanno imposto dei divieti al suo utilizzo.

Tra i Paesi che hanno bloccato o cercato di bloccare TikTok ci sono ad esempio l’India, gli Stati Uniti, l’Indonesia, l’Azerbaijan e la Siria. I motivi citati da questi Paesi variano e includono:

» ragioni politiche nelle relazioni con la Cina: ad esempio nel 2020 l’India ha vietato TikTok e altre 58 app di provenienza cinese asserendo che queste potevano pregiudicare “la sovranità e l’integrità dell’India, la difesa dell’India, la sicurezza dello Stato e l’ordine pubblico”;

» appropriatezza dei contenuti: questo motivo è stato sottolineato da più stati e vari governi citano la diffusione di contenuti pornografici come motivo per richiedere la censura dell’app.

» preoccupazioni per la privacy dei dati: molti stati hanno espresso dubbi riguardo la gestione dei dati ospitati in server cinesi. Nel 2020 TikTok ha anche annunciato di aver sistemato molte vulnerabilità dell’app venute alla luce una delle quali rendeva possibile, ad esempio, il controllo di alcune azioni da remoto, permettendo a potenziali attaccanti di pubblicare video e cambiarne lo stato e di ottenere dati personali delle vittime, come l’indirizzo email.

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3. Due ulteriori motivi per bloccare TikTok

Oltre ai motivi citati sopra, crediamo ci siano altri due motivi che possono spingere un amministratore di rete a voler bloccare TikTok all’interno dell’azienda o organizzazione per cui gestisce le reti: uno è legato a ragioni psicologiche e l’altro a motivazioni tecniche.

3.1 Bloccare TikTok per preoccupazioni legate alla salute

Statistiche recenti mostrano che oggi TikTok è la piattaforma social più coinvolgente e che più tiene gli utenti incollati allo schermo. A livello mondiale, gli utenti passano in media 90 minuti al giorno sulla piattaforma, che tradotto in giorni significa quasi 23 giorni all’anno. Questo dato mostra una forte crescita rispetto al 2019, quando gli utenti restavano in media un quarto d’ora al giorno sull’app.

Un aumento così massivo si è verificato perché Tiktok con i suoi algoritmi propone contenuti infiniti e all’infinito, non smette mai. Com’è stato ribadito in passato, a volte “non sai bene perché stai vedendo ciò che vedi”, ma comunque continui a guardare. In questo senso possiamo dire che TikTok crea una specie di dipendenza basata sulla matematica e sull’Intelligenza Artificiale.

3.2 Bloccare TikTok per motivi tecnici

C’è poi un motivo tecnico importante per tutti gli amministratori di rete e provider di servizi: TikTok ha abbassato i TTL (time-to-live) dei DNS autoritativi dei suoi Server. Questo risulta in un aumento ingiustificato di utilizzo della banda in quanto, minore è il “tempo di vita” delle sue risposte DNS, maggiore sarà la frequenza di “refresh” delle relative informazioni.

Quindi, di conseguenza, c’è un incremento importante in termini di banda consumata. Solitamente TikTok imposta i time-to-live, o lifespan, dei suoi CDN a soli 30 secondi quando nella pratica comune di Internet non si scende al di sotto dei 300 secondi!

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4. Come fare per bloccare TikTok?

Visto quanto detto finora non stupisce che una varietà di aziende, organizzazioni,istituti scolastici e famiglie vogliano bloccare TikTok sulle loro reti e/o sui dispositivi che forniscono ai propri dipendenti e utenti. Laddove il servizio rimane disponibile a livello nazionale, ci sono altri strumenti che gli amministratori di rete possono utilizzare per ottenere questo risultato.

4.1 FlashStart è lo strumento ideale per bloccare TikTok

FlashStart ti permette di bloccare TikTok in modo semplice e veloce. FlashStart infatti propone un filtro contenuti Internet che blocca l’accesso a siti e contenuti malevoli, pericolosi o indesiderati, e che creano distrazione.

Mentre il software blocca in automatico i contenuti malevoli – quindi malware, trojan e worm – sta all’amministratore di rete scegliere se bloccare altri tipi di contenuti, tra cui appunto i social network che costituiscono una categoria specifica di contenuti bloccabili con FlashStart.

4.2 FlashStart: il blocco che rispetta i tuoi desideri

Puoi impostare la protezione garantita da FlashStart in modo da soddisfare tutti i tuoi desideri:

» Puoi scegliere se bloccare tutti i social network o solo alcuni, come TikTok;
» Puoi decidere di bloccarli in modo permanente o solo in specifiche fasce orarie permettendone, ad esempio, l’utilizzo durante le pause ma vietandone l’accesso durante le ore di lavoro;
» Puoi selezionare gli utenti per i quali vuoi impostare il blocco, permettendo ad esempio l’accesso alla piattaforma ai profili marketing ma bloccandolo per gli altri utenti.
» Puoi impostarlo a livello di router, garantendo la protezione di tutti i dispositivi connessi alla rete, oppure a livello del singolo dispositivo tramite la protezione end-point.

Grazie alla sua flessibilità e struttura, FlashStart è la soluzione ideale per tutti gli enti pubblici e privati che vogliono garantire la sicurezza delle proprie reti e, con lo stesso ed unico strumento, assicurare un corretto utilizzo delle risorse aziendali e ridurre le perdite di efficienza.

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