Data la crescita esponenziale dei pericoli online, oggi ogni Paese adotta sistemi di cyber threat intelligence attraverso agenzie che monitorano le segnalazioni e sviluppano proprie blacklist per bloccare la navigazione su tali pagine (quindi il termine blocklist sarebbe più corretto). A seconda del settore in cui opera l’ente governativo responsabile, tali liste nere possono concentrarsi maggiormente su truffe, contenuti illeciti, dati sensibili o hacking, ecc. Raccolgono indirizzi e domini pericolosi da tutto il mondo, ma si concentrano sui pericoli per i propri Paesi. Molti governi scelgono di non divulgare tali dati. D’altra parte, alcune agenzie rendono pubbliche le liste nere, come nei casi seguenti che FlashStart ha integrato nel suo sistema di protezione basato sul cloud:
Carità contro le notifiche sospette di abusi sessuali su minori attraverso la rete. (UK)
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni / Dogane e Monopoli. (Italia)
The British anti-terrorism department (UK)
Istituto Nazionale per la Difesa della Concorrenza e la Protezione della Proprietà Intellettuale. (Perù)
Ministero colombiano delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Prova gratuitamente la navigazione sicura!
L’indagine DNS globale che FlashStart effettua tramite Machine Learning non è paragonabile in termini di pericoli analizzati, poiché l’intelligenza artificiale ha già catalogato tutti i domini attivi e indaga continuamente su quelli di nuova creazione, con una capacità predittiva superiore al 92,5%. I domini e gli indirizzi potenzialmente pericolosi contenuti nelle blacklist governative sono già stati classificati all’interno di una delle ottantacinque categorie che FlashStart utilizza per il filtraggio di malware e contenuti, quindi non aggiungono nulla all’indagine DNS. FlashStart le integra solo per venire incontro agli utenti che desiderano utilizzare tali filtri o che sono obbligati a farlo per legge. Nel pannello di controllo di FlashStart, basta controllare tale lista nera con un clic e il filtro bloccherà tutti i domini in essa contenuti. Senza queste integrazioni, i provider sarebbero costretti a cercare o integrare manualmente i domini da bloccare nelle categorie del filtro. FlashStart integra solo liste nere ufficializzate dai vari governi, in primo luogo per questioni di privacy e in secondo luogo perché, se un governo non le rende pubbliche, non può nemmeno obbligare i suoi provider a utilizzarle. Pertanto, la questione dell’utilità cessa di esistere, sia per loro che come convenienza nella dashboard.